Regia: Rodolfo Bisatti

Genere: Drammatico

Tipologia: Accompagnare al lutto, Perdita di un familiare

Interpreti: Paolo Bonacelli, Laura Pellicciari

Origine: Italia

Anno: 2020

Trama: Nel cuore di Lucia abita un dolore che non riesce ad alleviarsi: la prematura scomparsa della primogenita Anna, morta di leucemia. Mentre il fratello adolescente di Anna, Gabriel, cerca di elaborare il lutto adottando uno stile di vita temerario, Lucia cerca di sopravvivere dedicandosi interamente alla cura di malati terminali dell’Hospice nel quale lavora come infermiera. Come maestri inconsapevoli, saranno proprio loro a mostrarle una strada possibile per affrontare la sua angoscia.

Recensione: La paura della morte è una delle esperienze più umane che esistano. Nessuno vorrebbe pensarci, nessuno vorrebbe trovarvisi faccia a faccia, ma arrivano dei momenti nella vita di molte persone in cui il confronto con ciò che ci aspetta diventa una costante quotidiana. Al Dio ignoto ri-porta alla luce il dramma dell’elaborazione del lutto in una società che ci ha abituati a guardare sempre e solo al domani, lasciando fuori da ogni progetto la sofferenza e la morte, il passato e chi non c’è più. E questo lo sa bene uno dei malati, Giulio, un professore di filosofia morale, quando afferma con convinzione che il vero problema non sono i morti, ma i vivi. Al Dio ignoto mostra anche cosa succede nella malattia e cosa succede attorno alla malattia. Il gioco beffardo di un tumore che se ne va e ritorna quindici anni dopo, la dolcezza di una donna che non si lascia abbattere, la paura di un uomo ora che si avvicina “il grande salto”. Coloro che vi stanno intorno camminano in punta di piedi e parlano sottovoce per non disturbare la sofferenza, mentre quelle anime senza più speranza, ma più vive che mai, si fanno portatrici di insegnamenti preziosi.

 

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