Regia: Aleksandr Sokurov

Genere: Drammatico

Interpreti: Aleksei Ananishnov, Gudrum Geyer

Origine: Russia, Germania

Anno: 1997

Trama: In campagna, tra sterminate  distese di grano, alberi e colline, un uomo si prende cura della propria madre gravemente ammalata e ormai prossima alla morte. Insieme ripercorrono amorevolmente il loro passato muovendosi come uniche ombre di un paese in totale abbandono. Alla morte della madre, al figlio, rimasto completamente solo, non resterà che un saluto ed un appuntamento per ritrovarsi di nuovo in una prossima vita.

Recensione: Lo straordinario di questo regista è di accingersi a guardare il mondo quando gli altri sembrano esitare. Un film “insolitamente” vibrante; una pellicola straziante dove le immagini sono volutamente piatte come la superficie di un quadro: una scelta che affida la tridimensionalità non alla simulazione dello spazio ma alla profondità dei sentimenti. l film è caratterizzato dalla scarsissima quantità di dialoghi, che lascia spazio ai suoni e ai silenzi dell’ambiente; i tempi sono estremamente dilatati e le immagini sono spesso pesantemente manipolate e deformate attraverso l’uso di specchi, lenti e filtri. L’autore ha affermato di essersi ispirato alla pittura di Caspar David Friedrich, in particolare al dipinto Monaco in riva al mare.

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