Regia: Katell Quillevere

Genere: Drammatico

Tipologia: Perdita di un figlio, morti violente

Interpreti: Tahar Rahim, Emmanuelle Seigner, Anne Dorval, Bouli Lanners, Kool Shen

Origine: Francia

Anno: 2016 (Uscita 2017)

Trama: Simon si sveglia all’alba tra le braccia della sua ragazza, Juliette. Infila la bici e poi la tavola da surf. Il momento è magico, l’onda perfetta. Poco dopo, mentre dorme sul sedile anteriore dell’auto di un amico, un grave incidente lo spedisce in coma. Il medico dell’ospedale di Le Havre deve far capire ai genitori del ragazzo che è morto, anche se il suo cuore batte ancora. Il giovane Thomas deve parlare loro della possibilità di donare gli organi. Intanto, a Parigi, il cuore di Claire si va ingrossando rapidamente e non le resta che sperare in un trapianto a breve termine.

Recensione: Tratto dal romanzo omonimo di Maylis de Kerangal, edito in Italia da Feltrinelli, il film della Quillévéré affronta un tema difficilissimo, ovvero la morte celebrale di un giovanissimo surfista e la successiva donazione dei suoi organi, prediligendo uno stile elegante e distaccato, ma mai programmaticamente freddo. Con un incipit strabiliante dal punto di vista della regia, l’autrice ci trasporta al seguito del diciassettenne Simon che, prima dell’alba, abbandona il letto della fidanzata, si lancia in strada sulla sua bicicletta, salta a bordo del pulmino degli amici, infine si getta tra le onde con la sua tavola da surf. È un prologo poetico e muscolare quello di Riparare i viventi, un vero e proprio inno a quel senso di libertà che solo l’impetuosità della giovinezza possiede, alimentandosi di incoscienza ed energia. Con l’incidente di cui resta vittima Simon, e il conseguente coma irreversibile, tutto cambia all’interno del film, ma solo dal punto di vista del mood. L’attenzione della regista si sposta ora sui medici che seguono il caso, sugli infermieri al loro fianco e sui genitori alle prese con la difficile scelta della donazione degli organi. Nessun personaggio è trascurato né lasciato sullo sfondo in Riparare i viventi, che vanta una sceneggiatura precisa, potente e dagli equilibri mirabili.