In riferimento ai molteplici percorsi artistici che la rassegna “Presenza nuove forme dell’assenza” ha organizzato nell’anno 2014, si riflette ancora una volta sul tema dell’interdipendenza tra vita e morte, sull’importanza del legame che esiste tra i vivi e tra chi non c’è più, attraverso la mostra intitolata “Lutto e Melanconia” esposta nel 2014 presso la Galleria Ostrakon di Milano (http://www.spazioostrakon.it). La mostra, curata da Bustos Domenech, raccoglie fotografie, opere su carta, dipinti di numerosi artisti internazionali ed nazionali: Ron Gorchov, Ray Smith, Brad Phillips, Alberto Finelli–Evyenia Gennadiou, Sarah Rapson, Pio Tarantini, Clorindo Testa, Francesco Correggia, Dacia Manto, Marco Pellizzola, Pietro Finelli.

Il minimo comune denominatore delle opere è legato alle emozioni, sensazioni, reazioni connesse alla perdita e alle varie forme dell’assenza. Le sensazioni di vuoto, dolore, struggimento per la perdita di una persona amata caratterizzano il primo periodo immediatamente successivo alla perdita.

La mostra, partendo proprio da questo assunto, espone una serie di opere che toccano questi elementi di dolore universale, rendendoli vivi, presenti.

Nelle opere emerge una costante distruttiva che pervade anche il punto di vista del fruitore che viene spiazzato, rimane sospeso, in attesa di qualcosa che deve accadere. La scelta dei colori, del tratto, la sequenza delle immagini trasmettono a chi guarda una sorta di climax emotivo, legato al senso di confusione, disorganizzazione, alterazione che appartiene alle prime fasi del lutto.

Catalogo Lutto e Malinconia

 

 

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