La vita di ogni individuo, indipendentemente dal genere, dall’etnia o dalla provenienza, è un bene prezioso e deve essere tutelata e rispettata in ogni circostanza. Come abbiamo visto nella prima parte dell’episodio “Fate rumore”, pubblicato lo scorso 8 maggio, continuiamo però ad assistere a gravi episodi di violenza che minano la dignità umana: una delle forme più conosciute è il femminicidio, ossia l’uccisione di una donna proprio “perché donna”, spesso legata a dinamiche di controllo, gelosia o discriminazione di genere.

Questo fenomeno evidenzia quanto sia importante interrogarsi sulla necessità di educare, sensibilizzare e promuovere il rispetto reciproco, basato sull’uguaglianza e sulla dignità di ogni persona, investendo significativamente le istituzioni.

È dunque maturato il tempo di chiedersi, in questa seconda parte dell’episodio “Fate rumore”, quali sono le pretese e le richieste che vengono avanzate a livello nazionale, sulla base di quali numeri di femminicidi e quali sono le risposte istituzionali. Ma soprattutto, risponderemo alla domanda più difficile da porsi: siamo davvero in emergenza?

Per chi volesse approfondire, alleghiamo l’elenco delle fonti citate:

Buon ascolto!

Marika La Pietra, avvocato

Ascolta la poesia “Si manana no vuelvo”, recitata dalla musicista e attrice Ida Orefice:

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