Gli esseri umani sono mortali. Posta di fronte a questo dato, la nostra civiltà tende a esorcizzare la morte, mentre i singoli individui o rifiutano una realtà dura da accettare o innescano processi inconsapevoli di simbiosi con l’estinto (soprattutto se sono colpiti dalla perdita dei loro cari): in ogni caso bloccano il loro processo di maturazione e di sviluppo psichico. Dalla ricerca dell’autrice, esperta di psicologia analitica, emerge l’importanza dell’elaborazione del lutto (Freud) per evitare l’insorgere di stati depressivi e per favorire lo sviluppo e la crescita della personalità, proprio a seguito di dolorose esperienze di morte.