Gina, un’abitante della Piazza degli Animali, si accorge che Pesciolino ha qualcosa che non va. In compagnia dell’amico Ugo cerca di capire perché è tanto strano. Pesciolino è a galla, immobile nell’ampolla, a pancia in su Ugo e Gina fanno alcuni tentativi nella speranza che Pesciolino torni a nuotare: Ugo prova a solleticargli la pancia, Gina invece crea delle piccole onde scuotendo la boccia delicatamente. Ogni sforzo però risulta vano… il pesce non si muove per niente. Mostrano al loro amico Carlo, appena arrivato, lo strano stato di Pesciolino. La giraffa fa un triste sospiro quando comprende ciò che è realmente accaduto al piccolo animale: “Pesciolino è morto”, rivela a Gina e Ugo. Gina non riesce a trattenere le lacrime. Carlo ha un’idea per aiutare la gattina a superare il doloroso evento: accompagnare Pesciolino in giardino e seppellirlo in un posto speciale.  I tre decidono di andare a trovarlo ogni giorno per portargli un po’ d’acqua. E’ il loro modo per continuare a rivolgere un pensiero al piccolo amico. Dopo qualche tempo, dal luogo speciale sboccia un bellissimo fiore dai petali arancioni, lo stesso colore di Pesciolino. Una breve storia dalla struttura semplice incentrata sulla morte di un pesciolino rosso e sul dolore provato dalla sua padroncina. Un racconto lineare, credibile e misurato, teso a stimolare la partecipazione emotiva dei bambini. 

Età di lettura dai 2-3 anni.

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