Regia: Shinya Tsukamoto

Genere: Drammatico

Interpreti:Tadanobu Asano, Lily , Kiki, Kazuyoshi Kushida, Nami Tsukamoto

Origine: Giappone

Anno: 2004

Trama: Hiroshi e Ryoko sono coinvolti in un incidente d’auto: Ryoko muore e il ragazzo perde parzialmente la memoria. Per attivare un recupero della sua vita, Hiroshi, intraprende gli studi in medicina e durante le lezioni conosce una ragazza, Ikumi, con cui stringe amicizia. Un giorno sul tavolo di dissezione del corso di autopsia si imbatte in un corpo che riconosce essere quello di Ryoko. Attraverso lo studio della struttura anatomica della sua ragazza, Hiroshi cerca di riappropriarsi della memoria e di un proprio posto nella vita.

Recensione: Hiroshi vive il dramma della memoria della perdita a partire da una forzata dimenticanza, la sua fidanzata acquista una consistenza che le era estranea in vita, una vitalità che neanche un personaggio di Poe, di quelli che tornano, potrebbe avere. Lo spazio recuperato a partire dapprima dalla negazione del ricordo e poi dal recupero della proiezione dell’immagine dell’amata è un posto archetipico, un luogo del sogno. Non a caso situato ai margini del grande mare dell’inconscio. Hiroshi vive ogni giorno il ritrovamento dell’amata e il suo abbandono, lei per contro non sembra consapevole della sua morte ma, paradossalmente, soltanto del fatto che è lui a tenere viva la sua esistenza attraverso il ricordo.Tsukamoto decide di regalarci il superamento del tabù ultimo, la violazione del corpo dopo la morte. Una violazione che non è scempio, bensì omaggio al ricordo del corpo e dell’idea della amata. Una violazione che è la celebrazione del rispetto per chi non è più, come solo un giapponese potrebbe concepire. Il rituale di accompagnamento dei corpi sezionati alla loro dimora ultima è poesia pura, impensabile in una società diversa da quella.