In occasione della giornata mondiale della salute, oggi 7 aprile 2015, si ricorda la “La Carta di Trieste, detta anche “Carta dei Diritti del bambino morente” progetto lanciato a settembre 2012 da un gruppo di professionisti che lavorano con i bambini colpiti da malattia incurabile. Grazie al sostegno della Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio – che da anni lavora per migliorare la conoscenza e l’applicazione delle cure palliative, l’obiettivo del lavoro è quello di riconoscere dignità e rispetto a ogni persona malata – in modo particolare nei confronti dei bambini – ponendo al centro i loro bisogni e quelli della loro famiglia.

La carta dei diritti è stata presentata a Roma nell’ottobre nel 2014 dal Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Vincenzo Spadafora.

La Carta dei diritti del bambino morente nasce con l’obiettivo di sottolineare e rendere chiari ed espliciti i diritti del piccolo paziente, diritti che età, situazione, cultura, luogo e momento non possono né debbono mettere in discussione: essere considerato “persona” fino alla fine, ricevere un’adeguata terapia del dolore e dei sintomi fisici e psichici che provocano sofferenza, essere ascoltato e informato sulla propria malattia nel rispetto delle sue richieste, dell’età e della capacità di comprensione. Ma anche avere accanto le persone care ed essere accudito e assistito in un ambiente appropriato alla sua età . Questi sono solo alcuni degli aspetti che la carta dei diritti del bambino morente sottolinea.

Nei confronti di un minore, la Carta dei Servizi sottolinea il dovere di intervenire e sostenere la famiglia ed il bambino da un punto di vista medico, psicologico e spirituale, nonostante l’accettazione stessa di una grave patologia e/o della morte comportino percorsi estremamente faticosi e difficili da condividere.

La Carta definisce e declina diritti e doveri cercando di integrare quanto professionalità, etica, deontologia, normativa e ricerca propongono.

Il documento costituisce una esperienza unica a livello internazionale, perché sottolinea i diritti della persona ed in particolare del minori dai 0 ai 18 anni.

Si rimanda al sito della Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio di Roma.

http://www.maruzza.org/carta-dei-diritti-bambino-morente-carta-trieste/

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