• Testo: Marine Carteron
  • Traduzione: Sante Bandirali
  • Edizioni Uovonero, 2015
  • Copertina realizzata per l’edizione uovonero 2020

Nella letteratura indicata per l’infanzia e per l’adolescenza spesso le storie iniziano con la morte di uno, o entrambi, i genitori. Da un lato cesura di un vincolo necessario affinché il percorso di crescita, sradicamento e trasformazione avvenga. Dall’altro varco fisico e simbolico attraverso cui passare per una presa di coscienza della caducità della vita. A volte semplice artificio narrativo. Una scelta che ha differenti significati e sfumature non riassumibili in questa breve recensione. Un elemento interessante è come la morte di un familiare, ancora di più se un genitore, apra alla scoperta del passato. 

Mio fratello è un custode non è sicuramente quello che potremmo definire un libro sulla morte. Sicuramente si tratta di un romanzo che mischia sapientemente mistero, azione, ironia, scorci di vita quotidiana. Così come è altrettanto sicuro che ben racconta i lasciti familiari rimanendo, e questo è per me un pregio, nella letteratura di genere. Perché fa vivere, nonostante la cornice quasi irreale, tanto il piacere di far parte di una storia familiare più lunga di noi quanto il peso che questo comporta.

Alla morte del padre la famiglia Mars, composta ora da madre e i due figli Auguste, quattordici anni, e Césarine, più piccola, decide di trasferirsi nella meravigliosa tenuta dei nonni. 

Al dolore si unisce la paura del cambiamento.  Forse, soprattutto Auguste, più che altro spaventati dal cambiamento.

Effettivamente l’ingresso a scuola non è dei migliori e il ragazzino viene subito preso di mira dai soliti bulli letterari. Auguste però si sa difendere molto bene, ha studiato ju jitsu, per cui quello che lo lascia pensieroso è altro. E’ come se ci fosse qualcosa, un mistero, non chiaro che alcuni suoi compagni conoscono e lui no. Con l’unico problema che lui è l’oggetto di tutto questo.

Bastano poche, pochissime, pagine perché la storia raggiunga il suo primo bivio strutturale ed il varco è superato. 

Ecco così che Auguste e Césarine Mars scoprono che la propria famiglia fa parte di un’associazione millenaria che, proteggendo l’accesso alle conoscenze di ogni tipo, lotta perché gli esseri umani possano rimanere liberi di fare le proprie scelte. Al contrario di un’altra setta che si pone invece come obiettivo, banale a dirsi, di manipolare e controllare quelle conoscenze e scoperte utili a dominare il mondo. I primi si chiamano Lega degli Autodafé ed i secondi La confraternita. Grazie al genere narrativo ed alla scrittura Mio fratello è un custode ci fa scontrare, e ci permette di vivere, la scoperta di un dietro le quinte familiare totalmente inaspettato. C’è un passato che potremmo non sapere dietro i nostri genitori e che, senza neanche troppe difficoltà, potremmo non scoprire mai. Tanto Auguste che Cesarine si trovano a dover continuare le tradizioni della famiglia. Ad accettarne i valori, gli obiettivi e le responsabilità. Non sembra possibile scegliere, perché la mia famiglia ha sposato la causa giusta. Ma questo è anche il pensiero dei ragazzi che fanno parte dell’altra fazione. Tutte e tutti bloccati dentro un passato che diventa futuro. La morte del padre anziché liberare richiama all’adesione di questo passato. Limitando ed obbligando in una danza serrata la possibilità di essere altro. E’ un libro che porta a vivere il lascito, il passato familiare, attraverso le scelte concitate di Auguste e Cesarine. Non sono presenti particolari momenti di riflessione esplicitata in quanto questa è lasciata all’azione che attiva nella lettrice/ore domande ed interrogativi. 

Mio fratello è un custode, primo di una trilogia, si propone come un ottimo romanzo, con una scrittura ed una trama scorrevole e appassionante, capace di giocare con differenti generi di cui possiamo godere grazie alla traduzione 

Buona lettura.

Emanuele Ortu 

  • Per approfondire:

Nel sito della casa editrice è possibile leggere un estratto ed accedere ad approfondimenti:

http://www.uovonero.com/catalogo/i-geodi/528-mio-fratello-e-un-custode#:~:text=Tra%20umorismo%20e%20azione%2C%20il,del%20sapere%20e%20della%20libert%C3%A0.

  • Premi vinti:

Premio Handilivre 2014

Premio Libr’a nous 2015

Premio des mordus du Polar 2015

Premio Livre en tête 2015

Premio Frissons Vercors 2015

Selezione Collège du Prix des Incorruptibles 2015

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