Non è semplice raccontare la morte. Eppure, essa si narra da sola, all’interno delle storie di vita quotidiana, nella costellazione di imprevisti che ci pone davanti. La narrazione ha un potere catartico, capace di ricondurre milioni di storie ad una soltanto, quella di uomini e donne, bambine e bambini che ce l’hanno fatta, nonostante tutto.

Il racconto che vorrei leggere è un pensiero rivolto a tutte e tutti coloro che portano dentro di sé un dolore legato al lutto e alla perdita e che dentro una storia possono trovare una luce, una speranza che si accende. Scrivere è un dono per chi lo fa, perché può divenire strumento inconsapevole della rinascita di qualcun altro.

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